Luigi XVI è stato l’ultimo re di Francia. Poco prima della scoppio della rivoluzione nel 1979.
Studiare il perché la Francia sia arrivata a quel punto, quanto prima i semi della caduta siano stati piantati, è un argomento affascinante.
Uno dei punti più interessanti della parte finale di questa storia è però proprio come Luigi XVI abbia cercato di risolvere gli enormi problemi finanziari del regno che contribuirono in gran misura allo scoppio della rivoluzione.
Luigi XVI era una persona armata dei migliori propositi, voleva davvero fare riforme e cambiare le cose.
Era anche considerato da tutti un inetto (persino dai suoi stessi precettori).
A un certo punto, disperato per la situazione finanziaria del regno, decide di fare una cosa che spesso decidono di fare anche molti imprenditori, decide che:
Un economista in questo caso.
E allora assume un professionista, di grandissima integrità morale tra l’altro.
Il quale fallisce in breve tempo.
Un po’ a causa di varie imprevedibili sfortune un po’ a causa della corruzione interna, un po’ per altri motivi.
Si cerca un altro professionista, si trova.
Fallisce anche questo.
Nel mentre la situazione continua a peggiorare, aver seguito i consigli assurdi di alcuni di questi professionisti non fa che accelerare le cose.
La storia si ripete, ancora e ancora, fino alla tragica fine che tutti conoscono. Il Re viene decapitato.
La morale è che non si devono assumere professionisti?
Ovviamente no.
La morale è semmai che anche assumendo dei professionisti si può fallire clamorosamente.
Avere buone intenzioni non è sufficiente
Ma la storia di Luigi XVI ci lascia alcuni spunti per evitare questa sorte ed avere successo, quando si assume un professionista.
Come abbiamo visto:
In primis un professionista non è una formula magica.
Se la tua azienda è al collasso, se non hai mai fatto promozione e vuoi essere la Coca Cola domani, probabilmente ci sono problemi più profondi, che riguardano anche te.
Nessuno ti salverà se non vuoi acquisire maggiore competenze nella aree in cui sei carente.
Il che non vuol dire diventare esperti assoluti.
Ma anche il miglior professionista sulla piazza può essere incastrato in una posizione dove non può far altro che fallire, ha bisogno di una collaborazione consapevole.
Inoltre se non conosci un settore non riuscirai ad evitare falsi professionisti e consigli sbagliati.
Un professionista non è un sostituto del tuo professionimo
In conclusione; se la cosa con cui stai avendo problemi è qualcosa di cui non sai niente, probabilmente continuerai ad avere problemi finché non la capirai un po’ meglio.
Non riuscirai a sfruttare al meglio quel professionista, probabilmente lo ostacolerai.
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